martedì 6 luglio 2021

Jessica Townsend non sbaglia un colpo (Hollowpox: a caccia di Morrigan Crow)



Riuscire a rendere oggettivo ciò che penso di questo libro è estremamente difficile per me, oltre che riduttivo: definirlo "una perla rara all'interno dell'oceano della letteratura per ragazzi" forse rende maggiormente l’idea.


Questo libro è perfetto, in ogni sua singola parte, non cambierei assolutamente nulla. 

Sembra che Jessica Townsend non sbagli un colpo: ogni volume di questa saga è sempre magicamente nuovo, fresco, mantenendo però la capacità di incantare il lettore e tenerlo incollato alle pagine. Mai ripetitiva, ma sempre originale, eccentrica ed estremamente creativa: Jessica Townsend rientra sicuramente nell'Olimpo dei miei scrittori preferiti. 

Ogni nuovo libro delle avventure di Morrigan Crow è una piccola ma importantissima aggiunta alla creazione di questo meraviglioso e vasto universo. 

 Ho. Amato. Questo. Libro. Alla. Follia. 

Mettendo per un secondo da parte l’amore incondizionato che provo nei confronti di questa serie, il suo terzo capitolo mi ha ammaliata tanto quanto i primi due, se non forse di più.
L’ho divorato e ne vorrei ancora, e ancora, e ancora.
E ancora. 


Tornare a Nevermoor è stato come rientrare a casa dopo un viaggio lungo e stancante: è stata una gioia immensa rivedere tutti e sprofondare ancora di più nel mondo creato dalla Townsend, immergendomi completamente.
Nevermoor, posso dirlo con certezza ormai, rientra sicuramente nei miei luoghi letterari preferiti e in cui amerei vivere.
Con questo terzo capitolo, infatti, il regno più importante dello Stato Libero estende ulteriormente i propri confini, pululanti di nuovi segreti e misteri da scoprire.
Si va in profondità, nella storia dei Wundermaker e della Società, e ho adorato avventurarmi tra le pagine, sempre curiosa di sapere cos’altro mi avrebbe riservato la magica Wunsonc e la mia amatissima Morrigan.
Nuove avventure, colpi di scena, ma anche riflessioni, crescita, scoperte sensazionali e tanto divertimento: all'interno di questo terzo volume della serie c'è tutto quello a cui la Townsend ha abituato i propri lettori fin dall’inizio, con un pizzico di novità e di magia in più.

A parte l’immensa felicità che mi ha regalato, questo libro mi ha anche profondamente stupita: nonostante abbia come target principale i bambini e ragazzi, la storia del terzo volume tratta tematiche attuali e anche molto complesse, in modo estremamente maturo e delicato. 

Razzismo, parità, paura del diverso, necessità di unione, fratellanza: la piccola Morrigan crescerà tanto tra le pagine, come persona e Wundermaker, e il lettore insieme a lei.
Riscoprirà il forte valore dell’amicizia, colonna portante degli altri volumi e di tutta la Wunsoc, e di ciò che significa per lei. Si troverà a fronteggiare pericoli e problemi dell’età adulta, farà i conti con l’ipocrisia e i lati oscuri del mondo che la circonda, capendo che non sempre tutto è come appare.
Non ho mai trovato tanta attualità in un fantasy per ragazzi: mentre leggevo, sentivo di aver vissuto ciò che Morrigan stava vivendo e questo mi ha portato ad essere ancora di più in empatia con lei.
Sono pochi i romanzi per ragazzi che riescono a trattare temi così “adulti” e difficoltosi con tanta maestria.

La Townsend è una maestra della narrazione: una Tessitrice di parole, che è riuscita a creare un universo vasto e profondo, tutto da esplorare.
La sua scrittura è delicata e coinvolgente, in un battito di ciglia sei già completamente immers* e nemmeno te ne sei accorto. 

Riesce a creare un mondo stupefacente con semplicità: la sua creatività è genuina e si sente tra le pagine. Il lettore avverte quanta importanza e quanto amore ci sia stato dietro la creazione dell'universo e dei personaggi di Nevermoor e non può far altro che amarli altrettanto profondamente. 

Datemi il quarto volume! Ne ho bisogno!

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