martedì 12 maggio 2020

Recensione: "Il Portale degli Obelischi" di N.K.Jemisin

Bentornati su questi schermi lettori!
Oggi esce in tutte le librerie questo capolavoro di N.K. Jemisin "Il Portale degli Obelischi" edito Oscar Mondadori!
Li ringrazio ancora tantissimo per avermi offerto la possibilità di leggere in anteprima questa meraviglia e potervene parlare per me è un grandissimo traguardo.
Ma passiamo alle questione importanti!


SCHEDA TECNICA

Titolo: Il Portale degli Obelischi
Autorice: N.K.Jemisin
Editore: Oscar Mondadori
Numero pagine: 444

Voto: 4/5

"Mi dispiace, Essun. Mi dispiace tanto", ci riuscirai. Forse sarai umana, solo per un po'.

Wow...
Penso che questa sia una di quelle trilogie che vanno lette due volte, per poterla capire affondo.
Ma andiamo con ordine.
Questo secondo volume mi ha lasciato con una sensazione strana nel petto non appena ho finito la lettura, come, d'altronde, aveva fatto il primo.
è complicato parlarne nel dettaglio sia per la complessità della trama, sia per evitare di fare spoiler a chiunque ancora non abbia letto il primo, così mi limiterò a parlarvene nei suoi caratteri generali e, credetemi, non sarà facile nemmeno così.
è un romanzo, forse, ancora più "mentale" rispetto al primo: in questo nuovo capitolo si scoprono molti aspetti che erano stati lasciati in ombra, si delineano nuove strade per i nostri personaggi e si svela il passato, in qualche modo.
Ci troviamo nell'immoto, con una Quinta Stagione in atto. L'apocalisse è imminente e il lettore ci si trova completamente immerso: cenere dal cielo e ambiente inospitale fanno da sfondo a tutta la storia.
In queste condizioni la vita non è facile per niente e nessuno. Ma, nonostante queste difficoltà, gli intrighi, nell'ombra della terra, non smettono mai di tessere le proprie trame.
Oltre a quelle che ben conosciamol, ci viene presentata una nuova voce, quella di Nassun, la figlia di Essun.
Ci racconta ciò che le è accaduto durante gli eventi del capitolo precedente e delinea il proprio percorso e la propria personalità, che incontriamo per la prima volta direttamente.
Seguiamo il mutamento di Nassun, la propria crescita e quella delle proprie capacità. Ho trovato in Nassun una volontà fortissima, una potenza incontrastata e un amore profondo: è appena una bambina all'inizio del racconto, la vediamo maturare, cambiare i propri legami e diventare il fulcro centrale della prossima narrazione. Non vedo l'ora di poter passare più tempo con lei!
Intervallata alla piccola Nassun, troviamo la voce familiare di Essun: durante gli eventi de "Il Portale degli Obelischi" vediamo l'evolversi della sua storia, che raggiunge un nuovo punto d'arrivo nel proprio percorso personale di donna, di madre, di orogena. Essun non è una protagonista canonica, è adulta, una donna fatta e finita, caratterizzata da una forza incontrastata, una madre a cui è stata stravolta l'esistenza, quella vita che era riuscita a crearsi con innumerevoli sforzi, lasciandosi alle spalle tutto ciò che conosceva.
In questo volume la vediamo rinsaldarsi nella certezza di sé, di quello che è, mentre altre vengono spazzate via, come un'onda d'urto.
In questo "episodio" vengono introdotti nuovi volti, che vengono esplorati durante tutta la narrazione, ma vediamo anche facce note, come Alabaster (personaggio che io adoro alla follia! Mi ero innamorata di lui durante il primo volume e ho continuato ad amarlo anche in questo! Le sue scene sono state le mie preferite), che cambiano, mutano e si evolvono insieme alla protagonista.
Tutti loro diventando colonne portanti della sua vita, la formano e la plasmano attraverso il proprio amore.
Lo stile narrativo della Jemisin è pazzesco, l'ho sempre trovato particolare ed unico ed è anche questa caratteristica che mi ha fatto innamorare di questa serie.
C'è da dire che la voluta poca chiarezza di alcuni passaggi mi ha impedito di dare a questo libro una votazione piena: figuratevi che alcuni aspetti del tessuto che ha creato durante la narrazione mi sono, ancora adesso dopo averlo finito, poco chiari.
Per altri, però, mi ha stravolto completamente con questo libro, alcuni punti mi hanno toccato nel profondo, con colpi di scena sorprendenti ed imprevisti.
L'unico mio errore, data soprattutto la complessità della storia, è stato non andare a riprendere gli avvenimenti del primo volume (shame on me!). Non ho avuto grandi difficoltà a riprendere le fila della storia, ma alcuni riferimenti, purtroppo, mi sono sfuggiti.
Nonostante questo, inutile dirvi che l'ho divorato e amato al tempo stesso.
Se volete leggere qualcosa di innovativo che vi prenda le mente, oltre che il cuore, leggete assolutamente questi primi due volumi de "La Trilogia della Terra Spezzata": non ve ne pentirete assolutamente!

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