giovedì 7 maggio 2020

Recensione: La Moglie del Califfo di Renée Ahdieh





Salve a tutti lettori e benvenuti alla prima recensione del blog!
Sono davvero molto emozionata, quindi direi di non perderci in chiacchiere e di cominciare subito.

SCHEDA TECNICA

Titolo: La Moglie del Califfo
Autrice: Renée Ahdieh
Editore: Newton Compton
Numero di pagine: 369
Voto: 4.5/5🌟

"Cento vite per quella che tu hai strappato. Una vita per ogni alba. Se fallirai anche una sola volta, ti strapperò i tuoi sogni. Ti strapperò la tua città. E mi prenderò quelle vite, mille volte tanto"


Questo libro mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine, un' avventura di tre giorni che mi ha enormemente emozionato e colpito. Seppur io abbia fatto una leggera fatica ad ingranare per il primo 20% (sorry, ma l'ho letto sul kindle), ho letteralmente adorato questa lettura! Direi che non avrei potuto iniziare il mese di Maggio in modo migliore, ma andiamo con ordine.
Questo è il mio primo approccio con l'autrice ma non potrei che esserne più entusiasta!
Come vi avevo già detto nel post sulla mia TBR, questo libro si propone come un retelling del famosissimo "Le Mille e una Notte" (che, ahimè, non ho mai letto, ma che recupererò sicuramente!) ed i riferimenti si sentono forte e chiari (anche se non ho sentito la mancanza della lettura originale.) Le storie iniziano ad intessere i fili della trama, ma non ne sono il fulcro principale come nell'originale: qui si scava più a fondo, tra segreti e intrighi.
Le atmosfere arabe, i profumi di spezie, i tendaggi, il cibo (un sacco di cibo gustosissimo!) hanno ricreato in me delle visioni meravigliose dell'Oriente, con i suoi venti caldi e le sue pietre preziose.
Su questo sfondo di morbidi cuscini e broccati eleganti si muovono dei personaggi organici, fluidi nei pensieri così come nelle azioni. Persone a tutti gli effetti, in continua evoluzione personale e relazionale.
Ho semplicemente adorato l'arco narrativo che propone l'Ahdieh, ha creato delle basi perfette e ha semplicemente lasciato che la storia scorresse sotto le sue dita, un po' come la seta dei vestiti di Shahrzad, la nostra protagonista!
Shahrzad: un personaggio a dir poco meraviglioso! Una sedicenne caparbia, scaltra, intelligente, con una lingua tagliente ed una fantasia sconfinata. Mi sono rivista molto in lei, e, durante la lettura, ho faticato a rendermi conto a volte che fosse una storia e non la vita reale.
Shahrzad è il centro focale di tutta la vicenda e, nonostante l'autrice proponga punti di vista differenti, leggere quelli di Shahrzad faceva scattare quel sentimento di empatia che poche altre protagoniste femminili mi hanno lasciato.
Ma non assistiamo solo ai momenti nel palazzo (i miei preferiti) ma troviamo altro: un arido deserto dove si intessono le trame per un salvataggio che forse proprio tale non sarà, ma che ha comunque motivo di essere narrato. Non ho trovato che fosse un contorno superfluo, ma che, al contrario, fosse un aspetto complementare. Vediamo una crescita da parte di tutti i personaggi ( alcuni in maniera meno percettibile di altri).
L'aspetto che ho apprezzato più di ogni altra cosa ( a pari merito con le descrizioni del cibo: varrebbe la  pena leggerlo anche solo per quelle!) è stato l'arco evolutivo della storia tra Sharzad e Khalid.
L'autrice è riuscita splendidamente a creare un rapporto naturale, cresciuto dal niente e sbocciato come una profumatissima rosa lilla.
Nonostante abbia fatto un po' fatica ad ingranare all'inizio ( forse unica pecca, che non mi permette di mettere le cinque stelline), questa lettura mi è rimasta nel cuore davvero tanto e, a dire la verità, sento già il vuoto che tutti i personaggi mi hanno lasciato. I colpi di scena mi hanno tenuta con gli occhi incollati alle pagine per tre giorni e separarmene sarà realmente complicato.
Se leggerò il finale di questa duologia? Certamente! E spero anche presto!


E voi? Avete mai letto qualcosa di quest'autrice? Leggerete "La Moglie del Califfo"?
Fatemelo sapere nei commenti!

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