giovedì 2 luglio 2020

Recensione: "La ballata dell'usignolo e del serpente" di Suzanne Collins

Eccoci finalmente tornati!
Dopo un "lungo" periodo di stop (causa maturità) si ritorna a scrivere con una nuova consapevolezza: ho rimescolato le idee e spero di riuscire a portare un po' di novità, sia per quanto riguarda il feed su Instagram che le recensioni.
Ma andiamo con ordine!
Oggi parliamo del chiacchierassimo ultimo libro di Suzanne Collins, nonché prequel della saga di Hunger Games.

SCHEDA TECNICA

Titolo: La Ballata dell'Usignolo e del Serpente
Autrice: Suzanne Collins
Casa Editrice: Mondadori
Numero di pagine: 480
Voto: 2,25/5



Lo scorso 19 maggio è approdato in tutte le libreria, in contemporanea mondiale, l'ultimo libro di Suzanne Collins "La Ballata dell'Usignolo e del Serpente", attesissimo prequel della saga di Hunger Games.
Come potevo farmelo scappare?
Nonostante gli esami l'ho letto immediatamente e devo dire che le mie opinioni a riguardo sono abbastanza controverse.
La storia è incentrata sull'adolescente Coriolanus Snow, unico rampollo della prestigiosa famiglia Snow, una della più influenti di tutta Panem, caduta nella povertà a seguito della guerra e a causa di importanti lutti familiari. Il giovane Coriolanus frequenta l'Accademia, scuola superiore per i più promettenti figli di Capitol City: è proprio qui che Snow si trova per la prima volta coinvolto nei giochi più sanguinosi di sempre, gli Hunger Games, arrivati alla loro decima edizione.
Tanto importante quanto particolare, la decima edizione vede notevoli cambiamenti rispetto alle precedenti: per la prima volta vengono assegnati dei mentori, uno per ciascuno dei 24 tributi in gara, con il compito di farli giungere alla vittoria.
Il nostro Coriolanus si vede posto in prima linea e da qui prende piede tutta la narrazione.

C'è molto da dire su questo libro, ma, per darvi un'idea generale, direi che per me è un grande NO, con qualche puntina di mhe.
Ma andiamo con ordine.

Per le prime due sezioni la storia mi stava prendendo molto: i processi psicologici dietro i personaggi erano ben scritti e la Collins ci stava presentando un Coriolanus con diverse sfaccettature, in completa evoluzione, mostrandoci come, effettivamente, tanto è dato dall'ambiente in cui si vive.
Mi è piaciuto molto leggere di Hunger Games agli albori, in cui ancora non sono presenti l'opulenza e tutte le nuove tecnologie a cui eravamo abituati, ma sono alimentati dal dolore, dalla sofferenza e dalle ferite ancora aperte inferte dalla guerra.
Anche il personaggio di Lucy Gray è stato molto interessante, misterioso, un aspetto della popolazione di Panem che ancora non avevamo conosciuto.
Nel complesso su i due terzi del libro non ho nulla da dire, anzi, conosciamo nuovi aspetti di Capitol e dello stesso mondo creato dalla Collins che non avevamo mai visto: è stato molto intrigante scoprire qualcosina in più, conoscere tutto un po' più a fondo.
Stava procedendo davvero bene, ero molto presa dagli avvenimenti e dalle dinamiche...poi è arrivata la terza sezione e tutto è crollato.

Suzanne...ma che hai combinato?!

Mi ha dato quasi l'impressione di essere stato scritto in modo frettoloso, cercando in tutti i modi di voler chiudere il libro con una caratterizzazione di Snow molto più vicina a quella che conosciamo ma da cui, secondo me, il personaggio era lontano anni luce.
Certo, l'autrice cerca di spiegare alcuni tratti caratteristici del futuro Presidente Snow, provando a dargli un senso, ma in modo precipitoso e, a volte, anche grossolano.
Il personaggio stava maturando tutti questi aspetti, a cui l'autrice ha cercato di dare un senso, ma non era ancora pronto, tutto il contrario!
Tutto questo sarebbe potuto essere evitato, magari, scrivendo una duologia e dando il tempo al povero Coriolanus di metabolizzare e al lettore di avere delle motivazioni costruite in modo organico e reale.
Ed è proprio questo finale, a mio dire, estremamente forzato che non mi permette di dare un voto più alto di così.
Purtroppo non mi sento di dire che la lettura di questo libro sia indispensabile alla futura saga: certo, alcune cose vengono spiegate e hanno un senso, ma non risultano poi così fondamentali.
Ci tenevo che questo libro mi piacesse almeno quanto la saga originale, ma per me è un velatissimo flop.

Voi l'avete letto? Che ne pensate? Lo leggerete?


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